Le tendenze editoriali che abbiamo “scovato” nelle fiere del libro di primavera
In primavera ci sono due appuntamenti imperdibili per il settore editoriale: la Feria del Libro di Londra e la Fiera di Bologna, specializzata in contenuti per bambini e ragazzi. Appassionata di libri quale sono, cerco di non mancare a questi due appuntamenti internazionali.
In primavera ci sono due appuntamenti imperdibili per il settore editoriale: la Feria del Libro di Londra e la Fiera di Bologna, specializzata in contenuti per bambini e ragazzi. Appassionata di libri quale sono, cerco di non mancare a questi due appuntamenti internazionali. Anche perché, diciamolo, le due fiere sono in città che adoro e che è sempre bello visitare. Quest’anno posso dire che, in entrambi i casi, le mie aspettative sono state superate di gran lunga: ho trovato idee incredibili, libri unici, ispirazione per i prossimi progetti che ci aspettano.
Partiamo dalle basi: che cosa è una fiera del libro? Ce ne sono di due categorie: quelle rivolte al grande pubblico, ovvero ai lettori e a tutti gli appassionati di libri (come il Salone Internazionale del Libro di Torino) o solo agli addetti ai lavori (come la Buchmesse di Francoforte, la più importante fiera editoriale al mondo, le fiere di Londra, Bologna, Shanghai e Guadalajara). In questi casi agenti letterari, editori, addetti al marketing, autori, traduttori e tutti i professionisti che, a vario titolo, si dedicano all’editoria, si riuniscono per vendere e acquistare i contenuti che andranno a formare parte dei loro cataloghi.
A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa ci è andata a fare Book-à-Porter? Non a vendere né a comprare, solo per immergersi in tutti i trend e le novità del momento. In questo post cerco, in primo luogo, di catturare l’energia che si respira in eventi di questo calibro. In secondo luogo, condivido alcune tra le proposte più brillanti che ho avuto il piacere di scoprire. Vi invito a seguirmi, dunque, tra le scoperte “libresche” di questi giorni.
Feria del Libro di Londra - i trend internazionali
Il padiglione in cui vi svolge la fiera è già di per sé una meraviglia. L’Olympia di Londra è un magnifico edificio vittoriano in cui si sono tenute corse di cavalli, opere teatrali ed esposizioni di ogni tipo: macchine di lusso, barche, cani, computer... Da molti anni a marzo ospita la fiera del libro, che si è andato consolidando con il tempo fino a diventare uno degli appuntamenti più importanti per la compravendita di contenuti editoriali. Tra i padiglioni abbiamo trovato delle vere e proprie chicche.
In ordine orario da sinistra.
1. Da sempre, una delle case editrici più chic ad esporre le sue opere alla fiera è Chiltern Publishing, che crea questi piccoli gioielli in edizione di lusso. Come si può vedere dall’immagine, ogni dettaglio è prezioso: dalle copertine raffinate alle pagine bordate in oro. Questa case editrice vanta anche gli espositori più belli: chi non vorrebbe in casa una libreria come quella nella foto?
2. Parlando di librerie… un’altra piccola chicca è questa vetrinetta dove Penguin Random House, la casa editrice più importante a livello mondiale, mette in mostra i suoi bestseller. Anche in questo caso, alzi la mano che non la vorrebbe in salotto.
3. Esporre libri in maniera originale non è affatto facile perché si corre sempre il rischio di ridurre tutto ad una mini-libreria. Questa casa editrice turca ha trovato un modo decisamente unico di esporre il suo catalogo: i libri “escono” dalla parete come se fossero quadri.
4. Se parliamo di originalità, questo salottino che ricrea atmosfere anni ‘70 merita un premio: è lo stand di Spotify, a Londra per presentare la sua collezione di audiolibri. A mio avviso la uno degli angoli più belli della fiera.
Fiera del Libro di Bologna - creatività al quadrato
È in assoluto la mia fiera preferita. Dato che è specializzata in contenuti per i più piccoli, la creatività si respira in ogni dove. Le soluzioni di design che si trovano qui sono uniche ed offrono davvero uno sguardo privilegiato sulle tendenze del momento. Da questo punto di vista il padiglione che offre la più alta concentrazione di perle editoriali è quello della Corea.
Un vero peccato che a volte il testo sia indecifrabile, ma le illustrazioni e le copertine parlano da sole. I libri che vi mostriamo qui sotto sono di una raffinatezza e bellezza uniche.
“E questa foto, pur sfuocata (o forse è così per colpa dell’umidità de Bali?) rimane come testimonianza e come promemoria. Dare vita ad un progetto, creare un’azienda non è un cammino facile e non ce l’avrei mai fatta senza il sostegno di tutte le persone che mi hanno supportato lungo la strada.”
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In questa sezione ti spieghiamo tutto su come nasce l’dea di scrivere libri su misura: Come nasce Book-à-Porter.